6 ORE DI BARCELLONA

C’è il passo, un ottimo potenziale, l’intesa (perfetta al cento per cento) con Roberto Lacorte, la determinazione… ma a mancare questa volta è stato quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Il primo appuntamento della serie VdeV si è aperto per Giorgio Sernagiotto ed il suo compagno di squadra con il nono posto della classe CN1 ed il 15° piazzamento assoluto nella 6H Barcelona-Catalunya.

Sicuramente poteva andare meglio, ma la ruota non ha propriamente girato per il verso giusto. Cominciamo dunque dalle qualifiche, quando Giorgio era riuscito a stampare il quinto migliore responso. Anche se per via del regolamento che prende in considerazione i tempi ottenuti da ciascuno dei due piloti di ogni equipaggio, la Tatuus PY012 del team Celadrin MSR Corse si è avviata dall’ottava fila.

Lacorte ha quindi sostenuto il primo “stint” di guida, rimanendo al volante per due ore e 15 minuti in cui è riuscito a risalire virtualmente sesto (di fatto era secondo quando è rientrato ai box per i cambi). Ma proprio nel corso del pit-stop, un violento principio di incendio sulla vettura è costato all’equipaggio italiano circa sei minuti. A questo punto è toccato a Sernagiotto prodigarsi in un’ulteriore rimonta che lo ha portato da 16° a nono. Tutto sembrava insomma volgere al meglio, almeno sino a quando la rottura di un braccetto dello sterzo ha fatto nuovamente precipitare dietro la vettura del binomio tricolore, traducendosi nella onerosa perdita di altri dieci minuti abbondanti. Alla fine il risultato non è stato chiaramente quello che tutti si attendevano, anche alla luce del podio ottenuto sulla stessa pista la scorsa stagione. Ma il morale è comunque rimasto molto alto, perché (come si è detto) il potenziale c’è.

Prima della prossima gara, in programma tra poco meno di un mese sul circuito Bugatti di Le Mans, ci sarà il tempo per riavvolgere completamente il nastro, per poi puntare di nuovo in alto in occasione della 3 Ore che si svolgerà al di là delle Alpi nel fine settimana del 18-19-20 aprile.

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